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Amenorrea è il termine scientifico che rappresenta l’assenza del ciclo mestruale per un periodo prolungato.

Si tratta di un disturbo che può colpire donne di tutte le età e può generare preoccupazione. In questo articolo di Francesca Gaudino, ostetrica specializzata in riabilitazione pelvica, approfondiremo le cause, i sintomi, le di diagnosi e i trattamenti per l’amenorrea al fine di  comprendere e affrontare al meglio questa condizione.

Cosa è l’amenorrea e quali tipologie esistono?

L’amenorrea si caratterizza come la cessazione del ciclo mestruale per un periodo di tempo uguale o superiore ai 3 mesi. Si distinguono due principali tipologie, amenorrea primaria e secondaria.

  • Primaria: quando la prima mestruazione (menarca) non compare entro i 15 anni di età in ragazze con sviluppo fisico e caratteri sessuali secondari nella norma.
  • Secondaria: quando le mestruazioni si interrompono per almeno 3 mesi in donne che avevano cicli mestruali regolari, oppure per 6 mesi in donne con cicli irregolari.

Quali sono le cause dell’amenorrea?

Le cause dell’amenorrea possono essere diverse e includono fattori:

  • Fisiologici: gravidanza, allattamento, menopausa.
  • Ormonali: squilibri ormonali dovuti a sindrome dell’ovaio policistico, ipotiroidismo, iperprolattinemia, stress, o disturbi alimentari, come anoressia o bulimia nervosa.
  • Uterini: anomalie congenite dell’utero, sindrome di Asherman, miomi uterini.
  • Cromosomici: sindrome di Turner, sindrome di Klinefelter.
  • Iatrogeni: assunzione di alcuni farmaci come antipsicotici, antidepressivi, chemioterapici o contraccettivi ormonali.
  • Psicologici: stress intenso, ansia, depressione.

Quali sono i sintomi?

Oltre all’assenza del ciclo mestruale, l’amenorrea può manifestarsi con una serie di sintomi, tra cui:

  • vampate di calore improvvise e intense.
  • sudorazione eccessiva durante la notte.
  • diminuzione della lubrificazione vaginale.
  • insonnia o sonni disturbati.
  • irritabilità, sbalzi d’umore, depressione.
  • aumento della caduta dei capelli.

Come viene diagnosticata?

La diagnosi di amenorrea avviene attraverso:

  • Storia clinica: valutazione delle informazioni personali e mediche della paziente.
  • Esame fisico: valutazione generale dello stato di salute della paziente.
  • Esami del sangue: dosaggio di ormoni come FSH, LH, estradiolo, progesterone e prolattina.
  • Ecografia pelvica: valutazione dell’utero, delle ovaie e di altri organi pelvici.
  • Cariotipizzazione: analisi dei cromosomi per escludere anomalie genetiche.

Come si cura l’amenorrea?

Il trattamento dell’amenorrea dipende dalla causa sottostante. Nei casi in cui non vi sia una specifica patologia, potrebbe non essere necessario alcun intervento. In altri casi, il trattamento può includere:

  • Terapia ormonale: somministrazione di ormoni per regolarizzare i livelli ormonali sbilanciati.
  • Farmaci: utilizzo di farmaci per curare condizioni come l’ipotiroidismo o l’iperprolattinemia.
  • Chirurgia: intervento chirurgico per correggere anomalie a livello uterino.
  • Terapia psicologica: supporto psicologico per gestire stress, ansia o depressione.

Se non trattata, l’amenorrea può aumentare il rischio di alcune patologie. Per esempio

  • Infertilità
  • Osteoporosi
  • Malattie cardiovascolari
  • Cancro dell’endometrio

Consigli per affrontare l’amenorrea

Oltre alle terapie mediche specifiche, che devono essere ricercate in presenza dei sintomi sopraelencati, alcune azioni possono aiutare a gestire l’amenorrea e migliorare il benessere generale:

  • Dieta sana ed equilibrata: seguire un regime alimentare ricco di nutrienti essenziali e povero i cibi processati.
  • Attività fisica regolare: praticare esercizio fisico moderato con regolarità per favorire il benessere fisico e mentale.
  • Gestione dello stress: adottare tecniche di rilassamento come yoga o meditazione per ridurre lo stress e l’ansia.
  • Peso corporeo sano: mantenere un peso corporeo all’interno di un range sano per favorire l’equilibrio ormonale.
  • Sonno adeguato: dormire a sufficienza per garantire il corretto riposo dell’organismo.
  • Evitare il fumo: il fumo può peggiorare i sintomi dell’amenorrea e aumentare il rischio di complicazioni.
  • Limitare l’assunzione di alcol: un consumo eccessivo di alcol può interferire con i livelli ormonali e aggravare i sintomi dell’amenorrea.

Prospettive future e ricerca

La ricerca sull’amenorrea è in costante evoluzione, con l’obiettivo di migliorare la comprensione delle cause sottostanti di questa condizione e sviluppare nuovi trattamenti più efficaci e personalizzati. Alcune aree di ricerca promettenti includono:

  • Nuove terapie ormonali: sviluppo di farmaci ormonali più mirati e con minori effetti collaterali.
  • Approcci terapeutici basati sulla nutrizione: individuazione di specifici nutrienti o regimi alimentari in grado di regolarizzare gli ormoni e ridurre i sintomi-
  • Terapie basate sulla medicina complementare e integrativa: valutazione dell’efficacia di tecniche come agopuntura, yoga o mindfulness.
  • Ricerca sulle cause genetiche: approfondimento del ruolo di fattori genetici nello sviluppo dell’amenorrea per identificare potenziali bersagli terapeutici.

L’importanza di trattare questo disturbo

L’amenorrea rappresenta un disturbo che può influenzare significativamente la vita delle donne. Tuttavia, con una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, la maggior parte delle donne con amenorrea può ritrovare un ciclo mestruale regolare e vivere una vita sana e appagante.

La continua ricerca in questo campo offre speranza per lo sviluppo di nuove terapie più efficaci e personalizzate in futuro.

Questo articolo è stato scritto a scopo informativo e non sostituisce il consulto medico. È importante rivolgersi sempre a un medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati per l’amenorrea.

Soffri di amenorrea? Contatta la Dottoressa Gaudino e prendi appuntamento per una valutazione.